"Omaggio a Sergio Albano del gruppo d'arte di via Perrone"
le opere degli allievi in una mostra collettiva dedicata al Maestro
si inaugura
giovedi 4 aprile alle 18:00 fino a sabato 13 aprile alle 17:30. Orari di apertura: Lunedì 15:00-19:55 da Martedì a Venerdì 8:15-19:30, Sabato 10:30-17:30. Domenica chiuso. Villa Amoretti, Parco Rignon Corso Orbassano 202.
Una persona è rara quando è semplicemente se stessa e si mostra cosi com'è con i suoi pregi e difetti. Se la sua vitalità ci è rimasta impressa e da questa abbiamo capito come approcciarci al mondo e agli altri, se i suoi valori e le sue esperienze ci hanno arricchito e fatto sì che diventasse nostro esempio di vita ed umiltà, se la sua compagnia ci è stata regalata perché condividesse con noi momenti importanti e ci è stata tolta nel momento in cui nessuno se l'aspettava, l'istinto di celebrare, omaggiare, ricordare qualcosa di raro diventa richiamo istintivo e umano. Questa mostra è il chiaro segnale che di Sergio Albano non ci si può dimenticare, perché ha saputo dare forza e colore a ciò che ha potuto trasmettere ai suoi allievi, nell'atelier di Torino, e al mondo dell'Arte, lasciando un ricordo indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Questo progetto è nato su iniziativa degli allievi del Gruppo d'Arte di via Perrone, e non sarebbe stato reso possibile senza la sensibilità di tutti coloro che hanno condiviso con lui un lungo e fruttuoso percorso artistico. Per comprendere e meglio evidenziare nel dettaglio l'intera traiettoria del suo magistero, le opere esposte da ogni allievo sono state scelte tra le più rappresentative, una "summa" di quanto appreso e messo in pratica negli anni. E in fondo è anche un modo per raccontarci davvero l'incredibile e stimolante atmosfera che si è venuta a creare, un modo per condividere la sua memoria con chi non lo ha potuto conoscere.
Sergio sapeva dare spazio ai suoi allievi per mettere in evidenza le loro capacita` personali. Non pretendeva rispetto, perché gli veniva dato con immensa graditudine da tutti. Quello che si coglie attraverso le opere degli allievi, è la voglia di cimentarsi con impegno, di osare esprimere sé stessi attraverso stili diversi, il coraggio di tirare fuori il meglio sotto la guida del maestro, in un periodo che per moltissimi è stato anche uno dei più belli della propria vita. A onor del vero, in quel luogo senza tempo molte persone si sono incontrate, conosciute e trovate, ma l'atelier di un pittore come Sergio è sempre stato un luogo del fare, con una routine di studio organizzata in modo diligente. Tanto per darne un'idea, alla ripresa delle lezioni, dopo la pausa estiva, spediva a tutti un programma come questo:
Caro amico/a
le lezioni di pittura quest'anno come lo scorso iniziano a ottobre e termineranno a luglio. L'orario rimane invariato e anche la quota mensile, tranne che per i nuovi allievi (..). Il primo giovedì di ogni mese terrò un corso di tecniche pittoriche relative ai vari movimenti artistici del '900 fino ai giorni nostri, corredando la lezione di miei elaborati estemporanei e di un'analisi storico-critica del periodo in esame. Gli allievi saranno tenuti ad eseguire elaborati inerenti al tema. Questo corso è a parte (..).
Il corso di nudo che si terrà il giovedì partirà dal mese di settembre/ottobre in base alla richiesta.
Il corso di nudo che si terrà il giovedì partirà dal mese di settembre/ottobre in base alla richiesta.
Nel corso dell'anno ci recheremo a visitare mostre e Musei e talvolta potremo andare a dipingere all'aperto. Sperando in una vostra buona partecipazione e impegno da parte Vostra Vi auguro un anno ricco di nuove e positive esperienze artistiche e umane,
Vostro Sergio Albano.
Molto in generale, il gruppo ha inizialmente avuto pittori dall'ascendente surreal-metafisico. Fra di loro vi sono stati però anche espressionisti, veristi, astrattisti e qualche impressionista. Ci sono stati allievi che in qualche modo si sono avvicinati al suo stile, altri che hanno mantenuto una linea totalmente diversa. Ci sono stati allievi che da subito hanno mostrato di avere i numeri e la stoffa, mostrandosi acerbi, ma già promettenti, taluni che hanno intrapreso un percorso più graduale fino a diventare pittori sensibili e altri, mi piace dirlo, che hanno saputo credere in loro stessi, malgrado alcune difficoltà iniziali, rivelando una poesia sconosciuta e sorprendente. Molti di loro sono riusciti a togliersi delle belle soddisfazioni, e ad esporre in numerose mostre personali. D'altronde Sergio ha sempre spronato e incoraggiato coloro che si volevano cimentare nella pittura a coltivare questa passione, organizzando lezioni di Storia dell'Arte, del nudo, sviluppando in loro anche l'interesse per il paesaggio, portandoli a dipingere "dal vero", il tutto al fine di invogliarli a cambiare e allargare sempre i propri orizzonti. Anche se, più di ogni cosa, penso sia stato il contatto con la sua bellissima persona, simile all'abbraccio di un caro amico e signore d'altri tempi, ad aver nutrito e ispirato il loro estro creativo.
Molto in generale, il gruppo ha inizialmente avuto pittori dall'ascendente surreal-metafisico. Fra di loro vi sono stati però anche espressionisti, veristi, astrattisti e qualche impressionista. Ci sono stati allievi che in qualche modo si sono avvicinati al suo stile, altri che hanno mantenuto una linea totalmente diversa. Ci sono stati allievi che da subito hanno mostrato di avere i numeri e la stoffa, mostrandosi acerbi, ma già promettenti, taluni che hanno intrapreso un percorso più graduale fino a diventare pittori sensibili e altri, mi piace dirlo, che hanno saputo credere in loro stessi, malgrado alcune difficoltà iniziali, rivelando una poesia sconosciuta e sorprendente. Molti di loro sono riusciti a togliersi delle belle soddisfazioni, e ad esporre in numerose mostre personali. D'altronde Sergio ha sempre spronato e incoraggiato coloro che si volevano cimentare nella pittura a coltivare questa passione, organizzando lezioni di Storia dell'Arte, del nudo, sviluppando in loro anche l'interesse per il paesaggio, portandoli a dipingere "dal vero", il tutto al fine di invogliarli a cambiare e allargare sempre i propri orizzonti. Anche se, più di ogni cosa, penso sia stato il contatto con la sua bellissima persona, simile all'abbraccio di un caro amico e signore d'altri tempi, ad aver nutrito e ispirato il loro estro creativo.
Sergio Albano nel 1981 |
A tal proposito lo scomparso pittore Carlo Barbero gli dedicò queste parole: il volto esprime mente superiore, sguardo limpido, personalità spiccata, interiorità e sensibilità. Educazione raffinata, semplicità "complessa", bontà, rettitudine, modestia. Di arte è impregnata tutta la sua vita: giovinezza impegnata totalmente e soffusa da sprazzi di spiritualità. Consapevole di portare con la sua arte un nuovo messaggio. Ricerca continua di perfezione che si estrinseca nelle sue opere. Cuore capace di grandi sentimenti. Riserbo, delicatezza, tatto raro in un uomo. Amicizie poche, ma buone. Sofferenze nascoste, mitigate dalla convinzione che in un certo momento si farà in lui Luce piena.
All'inaugurazione della retrospettiva "Uno sguardo sull'infinito" allestita un anno fa al Palazzo Salmatoris di Cherasco, lo scrittore Raffaele Palma ha ricordato il suo amico e maestro: Sergio amava le barzellette sino a farsi andar per traverso la saliva dalle risate, ma lasciava anche tutti di ghiaccio quando candidamente chiedeva di spiegargli la battuta. Amava ritrovarsi con gli amici a mangiare in trattorie, bocciofile, locande dove poter trovare personaggi veri, contrastanti, dal timbro caratteriale forte, inconfondibile. E, ancora, lo studio: all'interno, come in un via-vai continuo, c'erano tutti i suoi allievi: vecchi, nuovi, ex e ripescati. Quella targhetta del campanello dello studio al quinto piano di via Perrone, anziché indicarti con un chiaro "Studio di Sergio Albano", ti accoglieva con un misterioso ed oscuro "Gatto grigio". Quando la vidi per la prima volta pensai che si trattasse di una sigla massonica; capii lì a poco che era invece un tributo al suo sviscerato amore per i gatti!
Non a caso il successore di questa scuola di pittura è il Maestro Marco Piva, per il quale nutro profondo affetto e ammirazione, perché lo trovo affine a Sergio e non solo per animo e sensibilità. L'interesse per queste opere, che non sfigurerebbero certo nelle gallerie più prestigiose, lo dobbiamo all'importanza data al lavoro su loro stessi, essenziale al superamento degli scogli iniziali, allo svisceramento delle difficoltà, all'acquisizione della tecnica. Pur diversi sotto l'approccio didattico, entrambi i maestri hanno voluto far riflettere su un punto: se si vuole intraprendere questa strada non bisogna lasciarsi spaventare dall'impegno che occorre, e questo è fondamentale per ogni velleità artistica.
Concludo invitando tutti a vedere questa interessante mostra-omaggio, beninteso che non si tratta di una specie di "commemorazione", non immaginatela cioè come il cenotafio eretto dagli allievi del Canova, non è pensata solo come una pietra o un fiore da poggiare sul ricordo di un insegnante che era anche un amico: è celebrazione colorata di vita, della voglia di stare insieme, di quello che è stato e che continua ad essere: il Gruppo d'Arte di via Perrone!
Concludo invitando tutti a vedere questa interessante mostra-omaggio, beninteso che non si tratta di una specie di "commemorazione", non immaginatela cioè come il cenotafio eretto dagli allievi del Canova, non è pensata solo come una pietra o un fiore da poggiare sul ricordo di un insegnante che era anche un amico: è celebrazione colorata di vita, della voglia di stare insieme, di quello che è stato e che continua ad essere: il Gruppo d'Arte di via Perrone!
Fra gli allievi del Gruppo d'Arte di via Perrone c'è chi non ha mai disegnato o dipinto, chi è già conosciuto nel campo artistico: il mio obiettivo è fornire ad ognuno i mezzi migliori, aiutando a sviluppare il più possibile la propria individualità, scoprirne l'essenza più profonda con ciò che offre la pittura e il disegno, attraverso le più svariate tecniche: acquerello, olio, acrilico. Sopra ogni cosa noi impariamo a stare insieme, a volerci bene, ad essere uniti. Queste mostre che facciamo annualmente servono a legarci, a rafforzare in noi questo intento, poiché fare arte insieme aiuta a vivere meglio e a trovare quella serenità che è oggigiorno sempre più difficile avere.
Sergio Albano
Locandine delle principali mostre organizzate con la Scuola di via Perrone
1980 - Circolo ENEL |
1983 - 20° Circoscrizione - Regio Parco, Barca, Bertolla |
1985 - Circoscrizione XI, Santa Rita |
1984 - Palazzo Comunale, Piazza Matteotti |
1986 - Salone "ARCA" - (ex CRE) |
1987 - ATIF, via Belfiore |
1988 - Cascina "Marchesa" (sala colonne) |
1989 - Sala consiglio - Circoscrizione 6 |
1990 - Circoscrizione 6, Cascina Marchesa |
1995 - Circolo Ricreativo - Corso Sicilia |
2000 - ex scuderie della Tesoriera |
1998 - Circolo Ricreativo - Corso Sicilia |
1996 - Circolo Ricreativo - Corso Sicilia |
1997 - Circolo Ricreativo - Corso Sicilia |
2001 - Parco della Tesoriera |
2004 - Parco della Tesoriera |
2005 - ex scuderie della Tesoriera |
2006 - ex scuderie della Tesoriera |
2007 - ex scuderie della Tesoriera |
2011 - Chiostro SS.ma Annunziata - via Po |
Era ora che ci si ricordasse di Sergio Albano anche come maestro e non soltanto come pittore.
RispondiEliminaLa scuola di via Perrone è stato un arricchimento reciproco ed uno scambio continuo di esperienze creative,notizie e coinvolgimenti artistici.
Nella mostra,accanto al libro per le firme dei visitatori,ci sarà un quaderno,titolato (provvisoriamente) "Perroneide",sulla falsariga dell'Eneide o dell'Iliade.
Su questo quaderno tutti coloro che hanno frequentato lo studio sono invitati a scrivere le "frasi storiche",i "giochi di parole",gli "aforismi",ecc. che spesso sentivamo dire dal maestro e che facevano parte del suo modo di esprimersi.
Chissà che non ne esca un libro vero.....magari un E-Book ????
Speriamo che questa idea vi faccia piacere e metta in luce aspetti del suo carattere che forse non tutti conoscono.
Con affetto,Antida Tàmmaro
E' un documento preziosissimo! Sarà veramente utile anche per la monografia!
RispondiEliminaSalve !
RispondiEliminaIl libro,provvisoriamente titolato "Perroneide" è custodito da Anna Corino,che è stata l'artefice di questa mostra.
Senza la sua volontà,il suo impegno e la sua pazienza questa mostra non si sarebbe mai potuta realizzare.
L'idea di realizzare un libro,magari elettronico,è un ulteriore passo avanti nel mantenere vivo lo spirito che si respirava nello studio di via Perrone.
Se qualcuno vuole raccogliere la sfida per realizzare questo nuovo progetto,può trovare la documentazione da Anna C.
Grazie,Antida
grazie Antida! Ho letto solo ora la tua risposta. Grazie, mi rivolgerò ad Anna allora! Ti invito a seguire questo blog per tutte le novità che ci aspettano, a presto!
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