Paesino imbiancato



(senza titolo)
olio su tavola / oil on board
executed in 1972

Un paesaggio invernale (ritratto dal vero). La morta vegetazione e questa natura ricoperta di neve, il massiccio sullo sfondo imbiancato, ci trasmettono una pace fatta si suoni lontani, le immagini di una giornata d'inverno: fra i vicoletti e gli ingressi delle case percorriamo stradine scoscese, sentendo l'odore di legna bruciata, mista ai profumi delle caldarroste e, chissà, forse un cagnolino ci saluterà scodinzolando sulla soglia di casa..
E' un rifugio di cose antiche che non lascia immaginare cosa si sarebbe visto in primavera e in estate. Ora, in questo esatto istante, nel quadro è ancora tutto fermo e, fra cent'anni, troveremo sempre lo stesso inverno come se non l'avessimo abbandonato neppure un istante: ritroveremo gli uccellini, intenti a beccare sempre le stesse briciole, i rampicanti tutti morti e in attesa, coi viticci aggrappati alla recinzione, e ancora gli angoli bui avvolti in un sogno e tutte le presenze che non sembrano rendersi conto dell'immobilità del tempo. E non sapremo mai come saranno i suoi prati, i suoi alberi, le api e le farfalle, il cielo piovoso o scintillante.
Avremmo chiesto notizie della primavera alle persone del luogo, se non ci fossimo resi conto che in quel paesino abitano solo il silenzio e una dolce solitudine. 

Sergio è anche nei dettagli e, sopratutto nel gesto: quando si tratta di opere dal vero, osservate sempre i rami degli alberi, gli uccellini, le lucertole, i gatti, l'erba, rovi spogli, angoli nascosti: il tratto è estremamente disinvolto. 


Nessun commento:

Posta un commento