Chiesa di San Michele Arcangelo a Torino (opera inedita)


Chiesa di San Michele Arcangelo (ex chiesa della Maternità)
china su carta
executed in 1962

Un altro disegno dedicato alla chiesa di San Michele (nonché ex studio del pittore Filippo Scroppo)

La chiesa è stata eretta tra il 1784 e il 1788 su progetto di Pietro Bonvicino, che realizzò anche l'intero isolato di cui fa parte (1788-1795). La chiesa è annessa al complesso del convento dei Padri Trinitari Scalzi del Riscatto degli Schiavi, detti di San Michele, per i quali è stata concepita. Soppressi gli ordini monastici in seguito all'occupazione francese, i Padri Trinitari vennero trasferiti dalla chiesa nel 1801, e da quel momento è stata adibita a parrocchia.
Seriamente bombardata durante la seconda guerra mondiale, la chiesa ha subito un attento restauro nel Novecento e dal 1965 è adibita alla comunità albanese d'Italia (arbëreshe) di rito bizantino. Nel dopoguerra, periodo in cui in Piemonte avveniva l'immigrazione dall'Italia meridionale, numerosi italo-albanesi si sono stanziati a Torino, ai quali fu data per il loro culto bizantino la chiesa dimessa di San Michele Arcangelo.
La parrocchia conta 10.000 fedeli arbëresh, che provengono in larga misura dalla Calabria e dalla Sicilia; a Torino e cintura sono circa 4.000. Frequentano recentemente la chiesa anche alcune famiglie greche e alcuni slavi (anche ucraini cattolici); si segnalano alcune presenze di albanesi immigrati post-comunismo in Albania.
(fonte: www.wikipedia.it)

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