Mastroianni in soffitta


Non tutti sanno che l'atelier di Sergio fu, tra gli altri, di Umberto Mastroianni. Lo studio era attiguo ad un meraviglioso appartamento progettato negli anni Quaranta dall'architetto Carlo Mollino (tra l'altro in mostra proprio in questi giorni a Torino, in via delle Rosine n°18 al Centro Italiano per la Fotografia), in cui abitava la scultrice e gallerista Ada Minola, direttrice dell'International Center of Aesthetic Researc (fondato da Michel Tapiè ed altri negli anni '60). 


Ella stessa raccontò a mio padre, subentrato da poco nel 1975, della permanenza di Mastroianni in via Perrone 4. Cito testualmente le parole del nipote Stefano Minola, tratte da "Conversazioni sul collezionismo" - Stefano Minola e Marco Ferrero dialogano con Paola Stroppiana -  Johan & Levi Editore: "A quell’epoca gravitavano attorno a Mollino una serie di artisti, tra cui Carol Rama e Umberto Mastroianni, che tra l’altro ha vissuto per un certo periodo nel suo studio sullo stesso pianerottolo di mia nonna; era un periodo di grande fermento".


Ed ecco emergere segni e presenze del suo passaggio: questi ed altri misteriosi disegni popolano ancora oggi i muri della scala che porta alle soffitte di via Perrone, a testimonianza di un giovane e vitale Umberto Mastroianni  (ovviamente non c'è nessuna firma, ma il soggetto e sopratutto la disinvoltura del segno sembrano proprio i suoi).


Proseguendo oltre ci si poteva immergere tra le atmosfere della soffitta di Sergio Albano (tutte le foto sono state scattate nel novembre del 2008)..


Uno scenografo non avrebbe saputo fare di meglio...


In luoghi come questi si possono fare strani incontri: si tratta del ritrovamento (sempre nel 2008) di una serie di dipinti, ora restaurati ed incorniciati, realizzati da mio padre nel 1976 rimasti accantonati per una ventina d'anni. Gli artisti lasciano un segno indelebile al loro passaggio, sedimenti e tesori nascosti in attesa...

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